mercoledì 3 marzo 2010

Dal gruppo alla squadra


Gestione dell’incertezza, contenimento dei costi, rinnovamento continuo, gestione dello stress, eccellenza, velocità .. sono alcune delle parole chiave che riassumono le richieste che ogni giorno le aziende devono fronteggiare.
Come ottenere questi risultati? Il primo ingrediente è il “lavoro di squadra”. 
Ostacoli allo sviluppo del team sono l’individualismo, la mancata trasmissione delle competenze o la condivisione del know-how, la tendenza dei manager a ricercare il potere attraverso il controllo dell'informazione.
Un team vincente ha una visione chiara e condivisa dei risultati che il gruppo deve raggiungere e delle azioni da intraprendere, una condivisione del metodo di lavoro e dei ruoli, un riconoscimento della leadership.
Il secondo ingrediente è “saper essere” di ogni membro del gruppo. L’essere umano non è costituito solo da razionalità ma anche da passione, da emozioni.
Qual è il comune denominatore che consente ad ogni essere umano di saper utilizzare al meglio le proprie abilità, di “saper essere”? E’ l’intelligenza emotiva, definita da Goleman come la “capacità che determina quanto bene riusciamo ad utilizzare le nostre abilità”.
Quale formazione può contribuire alla trasformazione dal gruppo alla squadra, dal sapere-saper fare al saper essere, allo sviluppo dell’intelligenza emotiva? L’outdoor training.
L’outdoor training nasce intorno agli anni ‘40 ad opera del pedagogista tedesco Kurt Hahn, fondatore della prima "Scuola di formazione del carattere" accelerata in Galles, rivolta ai giovani dell'aristocrazia inglese per svilupparne un carattere forte ed eticamente corretto e finalizzata ad operazioni di salvataggio in mare
Questa metodologia viene successivamente utilizzato e sperimentata in America ed è riconosciuta come uno dei metodi didattici per la formazione outdoor aziendale americana. Nell’arco dei successivi 60 anni si diffonde anche in Europa e quindi in Italia.
Quali sono gli elementi fondamentali che costituiscono la formazione outdoor? Il contesto naturale, la destrutturazione di ruoli, sistemi gerarchici e competenze aziendali, il coinvolgimento dei cinque sensi, l’aspetto ludico. Ogni partecipante viene stimolato ad apportare il suo contributo in maniera attiva.
Attraverso il vissuto e la condivisione con i propri colleghi di una esperienza concreta (non di forza fisica ma di collaborazione con il gruppo) si liberano le energie positive del singolo, contribuendo in modo diretto al rafforzamento dello spirito di gruppo e di appartenenza.

L’obiettivo è quindi il pieno coinvolgimento emotivo dei partecipanti che devono mettere in gioco tutte le proprie energie e le potenzialità personali.

Questa esperienza consente di apprendere quei comportamenti che guideranno i partecipanti all'interno del loro contesto di appartenenza. Ogni esperienza è seguita da una sessione di riflessione sulle azioni svolte (debriefing). I partecipanti vengono stimolati a riconoscere i fattori critici di successo di un gruppo sia a livello operativo sia a livello emozionale.
Ogni debriefing si conclude con la sintesi di alcuni punti di apprendimento (learning point) da applicare nel progetto successivo ed in ambito lavorativo.


In sintesi come mai l’outdoor training è considerato tra i più efficaci metodi di apprendimento? Perché, come afferma Confucio “Se sento, dimentico; se vedo, ricordo; se faccio, comprendo.”

In collaborazione con Dott.ssa Tiziana Agazzi, Psicologa-Psicoterapeuta

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